Il carbone vegetale, noto anche come carbone attivo
è un prodotto derivante dalla combustione di materiale di origine vegetale (esempio legno, oppure il guscio delle noci di cocco). Il risultato ottenuti, sottoforma di carbone, viene scaldato in presenza di gas che creano internamente dei pori tipici del carbone attivo
Il carbone vegetale ha la capacità di trattenere sulla sua superficie liquidi, gas, batteri, patogeni, tossine e virus presenti nel tratto gastrointestinale. Tali proprietà dipendono dall'elevata area superficiale dovuta alla presenza di un enorme numero di microscopici pori, che imprigionano le particelle (ioni e molecole) della sostanza con cui è a contatto.
A cosa serve il carbone vegetale?
La porosità tipica del carbone vegetale attivo viene sfruttata per intrappolare sostanze e gas in modo da evitarne l'assorbimento o l'accumulo nell'apparato digerente.
La sua assunzione viene proposta in particolare per :
- trattare gli avvelenamenti e intossicazioni alimentari, da alcaloidi, fosforo e arsenico
- ridurre la flatulenza, aerofagie, meteorismo
- ridurre i livelli di colesterolo
- trattare problemi nel flusso di bile durante la gravidanza (colestasi gravidica)
- problemi intestinali, dilatazioni addominali, gas, digestione difficile
- alito cattivo
- dispepsie con fermentazioni gastriche e intestinali
- Gastriti, iperacidità gastrica
- Diarree, diarree putride, coliti
Il carbone vegetale viene utilizzato come antitossico, grazie alla capacità di assorbire e trattenere gran parte dei veleni formando un complesso che viene eliminato dal tubo digerente senza essere assorbito.La somministrazione di carbone vegetale, seguita da quella di un purgante salino per eliminare il complesso originatosi, rappresenta, per esempio, una classica strategia di intervento in caso di avvelenamento da funghi. E' usato principalmente nel trattamento degli avvelenamenti orali acuti per la sua capacità di ridurre l'assorbimento sistemico delle sostanze ingerite. Non è un efficace antidoto nell'avvelenamento da sali di ferro, cianuri, malathion e alcuni solventi organici come il metanolo o glicole etilenico; è inefficace contro l'azione lesiva degli acidi corrosivi e degli alcoli caustici.
Il Carbone vegetale viene inoltre impiegato nella preparazione dietetica ad alcuni esami clinici (ecografia dell'addome superiore), per adsorbire i gas intestinali che ne impedirebbero la corretta interpretazione.
Le proprietà assorbenti nei confronti di liquidi, idrogenioni e gas, rendono il carbone vegetale un supplemento particolarmente utilizzato in presenza di aerofagia, diarrea, meteorismo e flatulenza, grazie anche al blando effetto disinfettante a livello intestinale.
L'utilità clinica è comunque controversa perché non bisogna dimenticare la sua capacità di adsorbire non solo gas e liquidi in eccesso, ma anche farmaci (che non devono essere assunti nell'intervallo compreso fra 30 minuti prima e 2 ore dopo).
Inoltre, il carbone vegetale ha proprietà adsorbenti e non carminative; quest'ultimo termine, infatti, è riservato a tutti quei prodotti che promuovono l'espulsione dei gas intestinali (ne sono esempio la menta, che ha anche un prezioso effetto antispastico, il finocchio, il cumino e l'anice). Oltre ad adsorbire direttamente i gas intestinali, il carbone vegetale trattiene anche parte dei batteri che li producono (blanda azione "disinfettante")